Per cominciare, 11 domande a me stesso.
Undici domande come gli undici
giocatori di una squadra di calcio. Strutturate con un modulo calcistico, il 4-4-2.
La prima domanda non viene conteggiata proprio come il portiere nel modulo di
una squadra. Perché un portiere deve stare per forza in porta, così come un
uomo deve essere per forza qualcuno.
Undici domande, sempre uguali, con
le quali interrogare tanti personaggi della vita di tutti i giorni, di ogni
estrazione sociale, di ogni professione. Per capire se
si può comprendere qualcosa in più, cominciando da ognuno di noi.
Le
domande:
-le prime quattro sulla
vita, come ti difendi;
-le seconde quattro sui sogni,
la fantasia al centrocampo;
-ed infine, il futuro, come bisogna buttare la palla dentro.
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Ho 33 anni, sono architetto
e curo questo blog
1.
Ti
consideri ottimista o pessimista?
Sicuramente
pessimista.
2.
Qual è
la tua giornata tipo?
La mattina
lavoro al computer nello studio con il quale collaboro e nel pomeriggio lavoro
al mio studio, disegno, scrivo, leggo … tento di stare al mondo.
3.
Cosa ti
piace ascoltare in questo periodo?
Stranamente
musica classica. Stranamente perché non è mai stato così, mi ci sto avvicinando
solo adesso.
4.
Qual’ è
l’ultimo libro che hai letto o che stai leggendo?
“Aspetta
primavera, Bandini” di John Fante. Un libro in cui mi ha colpito soprattutto il
rapporto che alcuni personaggi hanno con la religione cattolica. Credo che sia
molto realistico quel timore “cattolico” che non ti lascia vivere, che ti
soffoca, ma che allo stesso tempo ti dona una finta tranquillità in altri
momenti.
5.
Che
cosa faresti, potendo, domani e nei prossimi giorni?
Partirei
per un viaggio da solo, anche breve. Lo sogno spesso.
6.
Chi ti
piacerebbe incontrare e perché ?
Forse
me stesso, per capire che effetto faccio
e quante possibilità mi do.
7.
Chi ti
piacerebbe rivedere e perché ?
I miei
nonni, gli chiederei della loro vita e vorrei che me la raccontassero nei
particolari.
8.
L’altra
vita che avresti voluto vivere, qual’ è?
Quella
di un vagabondo, sempre in giro per il mondo senza punti fissi, ne famiglia.
Sempre a fare qualche cosa di diverso in posti diversi per tutta la vita. Fino
a rinchiudersi, un bel giorno, in qualche posto e raccontare tutto in un libro.
Sarebbe bello e tremendo allo stesso tempo, ed è il contrario di quello che
faccio in questa vita.
9.
Quale
notizia vorresti leggere domani?
Vorrei
leggere che finalmente c’è una possibilità per far ricominciare da capo questo Paese.
Senza i soliti, senza nani, senza mignotte, senza mafiosi in parlamento e con
un bel po’ di meritocrazia in più.
10.
Che
cosa auspichi per Caserta?
Quello
che auspico per il paese intero, un cambio di direzione, non il solito, ma uno
deciso. Caserta ha tante possibilità ma non ne sfrutta nessuna.
Urbanisticamente penso al Macrico che è uno spazio che potrebbe donare un
respiro nuovo alla città. Politicamente spero che ci sia qualcuno capace di educare,
con le buone o con le cattive, i costruttori
della nostra zona a non pensare, come dei mafiosi, al solo profitto; perché non dobbiamo
dimenticarci che la città è fatta soprattutto di piazze, edifici, strade, servizi,
illuminazione e attività culturali.
Ma, … credo sia impossibile. D’altronde sono
un pessimista.
assolutamente condivisibile il contenuto delle risposte; geniale la trovata del modulo calcistico!
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